LA CIRCOSCRIZIONE 3 E’ COSA NOSTRA (PRIMA PARTE)

Oggi volevo raccontarvi la storia di un piccolo granello di sabbia che voleva entrare negli ingranaggi della politica per capirne il funzionamento.

Questa storia comincia quasi 3 anni fa quando il movimento 5 stelle, in punta di piedi, entra in Circoscrizione 3 con una sola eletta (il granello di sabbia per intenderci) e abbiamo cominciato ad osservare.

L’aspetto che colpì molti cittadini, che solo loro con occhi esterni potevano vedere, riguarda la falsa presenza di alcuni consiglieri.
Mi spiego meglio: i consiglieri eletti non percepiscono uno stipendio, ma un gettone di presenza di circa 60 euro che vengono erogati, come dice la parola stessa, per la presenza alle riunioni (è un concetto ovvio ma non in Circoscrizione 3)

Se non fosse che già dai primi giorni, dopo pochi minuti dall’inizio della riunione, un consigliere si alza, prende il casco della propria moto e saluta tutti come fosse una prassi. Stretta di mano con alcuni colleghi, 2 battute prima di uscire a riunione appena cominciata e poi via…con il sorriso in faccia.

Il Movimento 5 Stelle, insieme a tanti cittadini della Circoscrizione, cominciano a capire che questa parte dell’ingranaggio funziona male e quindi decidono di chiedere a verbale, delle spiegazioni su questo tipo di comportamento poco onesto, richiedendo a fine seduta di fare una verifica delle persone che hanno firmato la loro presenza e poi abbandonato il luogo di lavoro.

A questo punto i coordinatori, invece di prendere atto del problema proponendo un momento per discuterne, cominciano a fornire alibi per chi si comporta abitualmente così, con frasi come “il regolamento non vieta ad un consigliere di potersene andare” oppure “non si può obbligare un consigliere a rimanere per tutta la durata della riunione” o ancora più allucinante “il gettone di presenza non è solo per la presenza alle riunioni” (?!?!?!?)
Come avrete capito, la giunta se ne lava le mani con scuse da 4 soldi ma quel che chiediamo è:

Perchè assumersi la responsabilità e il rischio di dare spiegazioni futili davanti ad una scorrettezza così palese verso le istituzioni e i cittadini?

In questo modo, non si sta facendo capire ai furbetti di stare tranquilli?

Tralasciamo le risposte che prenderanno forma nei mesi seguenti attraverso atti e fatti concreti.

(clicca qui per la seconda parte)