Giorno dopo giorno, mese dopo mese, il problema dei furbetti del gettone non si argina e piano piano il vaso si riempie.
E’ il 10 marzo scorso, quando le ultime due gocce fanno traboccare il vaso: il consigliere Iannetti (Futuro e Libertà) si prende la libertà di uscire pochi minuti dopo aver firmato.
La nostra consigliera aspetta il termine della riunione e denuncia ad alta voce chiedendo al coordinatore di annullare la firma.
“Ma a chi ti riferisci? Al consigliere Noccetti?(Lega padana piemont)”, risponde un’altra consigliera, svelando la fuga di una seconda persona andata via ancora prima che iniziasse la riunione.
A parole, in tanti condividono la denuncia del Movimento 5 Stelle e ritengono sia un comportamento deplorevole, ma nei fatti si continua a mandare il messaggio opposto, ostacolando un maggior controllo. Questo non viene fatto in modo palese, ma semplicemente ignorando il problema nella speranza che la cosa finisca nel dimenticatoio. Anche per questo mandiamo una lettera al direttore dove si denuncia l’episodio.
Ma c’è chi si sente legittimato a passare ad altre maniere.
Succede alla riunione successiva, all’uscita del bar davanti alla Circoscrizione 3.
La consigliera Paoli viene aggredita tra schiaffetti in faccia, insulti e minacce verbali dal consigliere Noccetti che gli comanda di farsi i cazzi suoi.
All’episodio sono presenti altri due consiglieri, di minoranza, che non hanno visto e sentito nulla, il terzo che dice addirittura di essere intervenuto in difesa, affermando quindi che l’episodio c’è stato eccome, e il quarto che la consigliera ha frainteso i gesti affettuosi di Nocetti.
A questo punto inviamo la seconda lettera per 4 motivi principali:
- per le intimidazioni personali
- per obbligare ad una presa di responsabilità della Circoscrizione 3 che nei fatti non ha mai nemmeno proposto “meccanismi atti a scongiurare il ripetersi di questi episodi” affermando che quella non fosse la sede adatta per accogliere proposte da sottoporre al Comune di Torino
- per l’omertà dei consiglieri, quelli presenti all’episodio e quelli che condividevano la denuncia
- per dimostrare come un episodio simile, sia scaturito dalla volontà della maggioranza, di trasformare il problema in una dimostrazione di potere, iniziata a prese per il culo e finita a mani in faccia
Questa seconda lettera ha però qualcosa in più.
Oltre il direttore, il presidente e tutti i consiglieri. in copia c’è anche l’assessore…così il Movimento 5 Stelle scavalca l’ostacolo.
Un rappresentante della circoscrizione comunica con uno del Comune di Torino e l’impossibile diventa possibile, o quasi…
(continua…)