Ricordo che quando siamo entrati in Circoscrizione 3, c’era molto entusiasmo nel poter portare il proprio contributo alla collettività. Come noi, anche alcuni consiglieri di altri partiti, nonostante la dittatura democratica dei numeri.
Certo, ogni consigliere ha la possibilità di proporre idee, modifiche, integrazioni su quello che viene deciso, nell’interesse di tutti i cittadini della terza Circoscrizione, dalla coalizione che ha vinto le elezioni (PD, IDV, Moderati, SEL).
E’ anche vero che le dinamiche nella stessa maggioranza e con l’opposizione non lasciano molta libertà di movimento…è una questione di numeri:
Il partito che ha vinto le elezioni conta 10 consiglieri su 25 che sommati ai partiti di coalizione (che MAI si sono schierati diversamente) e in aggiunta di qualche opportunista (consiglieri abbandonati dai loro elettori che rappresentano solo più loro stessi), si arriva al numero schiacciante di 17 consiglieri su 25, uno più uno meno.
Questo permette al PD di decidere qualsiasi cosa a 360° senza vincoli di alcun tipo, basta mantenere intese ed equilibri (la distribuzione delle commissioni ne è un esempio palese).
Quindi per gli altri 8 sfigati che non contano nulla, noi compresi, le alternative rimangono 2:
La prima è fare un opposizione dura, consapevoli che le cose da migliorare e gli scandali sono molti (contributi dati ad associazioni di consiglieri, gettoni di presenza pagati senza presenza, aggressioni, doppi incarichi…) ma consapevoli anche che nulla verrà recepito, in modo da scoraggiarci nel sollevare certe questioni.
La seconda è fare finta opposizione. Pur consapevoli del marcio, si chiude un occhio ricevendo in cambio briciole di finta democrazia, ridotta a “documenti trofeo” da poter sbandierare a capi partito o potenziali elettori.
Se quest’ultima alternativa è quello che chiamano dialogo, preferiamo combattere contro un muro che prendere i nostri elettori per il culo.
Per questo abbiamo scelto e scegliamo ogni giorno la prima alternativa!